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Coronavirus: al via uno studio su infezione e patologie pregresse

Infettivologia Redazione DottNet | 31/03/2020 14:00

Ricerca coordinata da Irccs Neuromed, adesioni già da 18 centri

Al via uno studio nazionale sul rapporto tra la gravità dell'infezione e le patologie già presenti nelle persone colpite da Covid-19.  Coordinata dall'Irccs 'Neuromed' di Pozzilli (Isernia), parte una ricerca che ha già visto l'adesione di 18 centri clinici su tutto il territorio nazionale, con un notevole interesse anche da centri internazionali. 

"Affrontare l'epidemia di Covid-19 - spiegano dalla struttura sanitaria molisana - significa approfondire tutti gli aspetti dell'infezione, dando così ai clinici in prima linea, in tempi possibilmente brevi, le conoscenze più ampie per gestire i pazienti". Questo, dunque, lo scopo dello studio coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione 'Neuromed' con il contributo dell'Università di Pisa, Università dell'Insubria di Varese-Como e di Mediterranea Cardiocentro, di Napoli.   "Le informazioni oggi disponibili sui pazienti Covid-19 - dice Licia Iacoviello, direttore del Dipartimento e professore di Igiene all'Università dell'Insubria - ci mostrano che alcune patologie, tra le quali soprattutto quelle cardiovascolari e l'ipertensione, rappresentano condizioni frequentemente correlate alla gravità del quadro clinico da coronavirus. È urgente studiare queste interazioni - prosegue - approfondendo in particolare il ruolo delle terapie farmacologiche che i pazienti seguivano per tale malattie".

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Sono dunque 18 i centri clinici italiani che hanno aderito sinora allo studio, da quelli situati nei territori più colpiti della Lombardia a quelli del centro e del sud Italia, compresa la Sicilia. Altri - fa sapere il Neuromed - hanno già manifestato l'intenzione di partecipare a questa ricerca, mentre un forte interesse è venuto anche da alcune cliniche negli Stati Uniti e in Gran Bretagna.   Lo studio è di tipo osservazionale, quindi prevede la raccolta di dati sui pazienti ricoverati per Covid-19 nei centri partecipanti. Le informazioni saranno sottoposte ad analisi statistiche per individuare i fattori che possono determinare un decorso più o meno grave della malattia.

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